Origami d'anima
poesie di Anna Steri
Nel 2015 Anna Steri pubblicò per RiccardoCondòEditore “Versi e autoscatti”, una raccolta di poesie in cui parole e immagini si alternavano in una concitata sequenza di sentimenti.
Tutto era rivolto all’interiorità dell’autrice, nulla era concesso al mondo. La stessa lente dell’obiettivo era orfana del fotografo, in una splendida e terribile autoreferenzialità, senza mai cercare il lettore.
L’universo della Steri aveva come confini l’io e il tempo, ascisse e ordinate di un mondo a due dimensioni, come quelle del foglio su cui scriveva.
A distanza di qualche anno, quei fogli prendono volume e si arricchiscono di una terza dimensione, quella degli altri. Le pieghe della carta, che generano gli origami, sono quelle di una vita in cui il dialogo diventa occasione e non necessariamente dolore, in cui l’altro, gli altri non sono ospiti più o meno tollerati, ma diventano potenziali compagni.
Ai temi classici della poetica della Steri, la solitudine, il sesso, la genitorialità, l’amore, si affianca la novità dell’empatia.
Adesso, il mondo dell’autrice sembra più accogliente.
(Prefazione di Neri Donati)
Anna Steri, nata nel gennaio del 1967, è diplomata in Organo e Composizione organistica e in Clavicembalo. Ha pubblicato diverse opere di poesia e prosa. Nel 2017, ha vinto il Premio Internazionale di Letteratura Alda Merini con la raccolta di poesie Nevralgie affettive (CUEC, 2017).
Tutto era rivolto all’interiorità dell’autrice, nulla era concesso al mondo. La stessa lente dell’obiettivo era orfana del fotografo, in una splendida e terribile autoreferenzialità, senza mai cercare il lettore.
L’universo della Steri aveva come confini l’io e il tempo, ascisse e ordinate di un mondo a due dimensioni, come quelle del foglio su cui scriveva.
A distanza di qualche anno, quei fogli prendono volume e si arricchiscono di una terza dimensione, quella degli altri. Le pieghe della carta, che generano gli origami, sono quelle di una vita in cui il dialogo diventa occasione e non necessariamente dolore, in cui l’altro, gli altri non sono ospiti più o meno tollerati, ma diventano potenziali compagni.
Ai temi classici della poetica della Steri, la solitudine, il sesso, la genitorialità, l’amore, si affianca la novità dell’empatia.
Adesso, il mondo dell’autrice sembra più accogliente.
(Prefazione di Neri Donati)
Anna Steri, nata nel gennaio del 1967, è diplomata in Organo e Composizione organistica e in Clavicembalo. Ha pubblicato diverse opere di poesia e prosa. Nel 2017, ha vinto il Premio Internazionale di Letteratura Alda Merini con la raccolta di poesie Nevralgie affettive (CUEC, 2017).